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Pegli 

 

Pegli è un quartiere del ponente di Genova. La passeggiata a mare tra Lungomare di Pegli e Via Pegli ha resistito all’industrializzazione e all’avanzata del porto divenendo un luogo frequentato dai residenti attratti dalla vista del mare e delle tipiche abitazioni ma anche dai mercatini e dagli eventi lì organizzati.

I parchi e le ville sono luoghi storici di grande richiamo per turisti e residenti. Tra i parchi spicca Villa Durazzo Pallavicini con annesso Museo di Archeologia Ligure e Giardino Botanico “Clelia Durazzo”. Non si può dimenticare Villa Centurione Doria con il Museo Navale e il “Laghetto dell’Alessi”.

Il quartiere è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici attraverso la centralissima stazione ferroviaria, le fermate degli autobus sul “Lungomare” e il servizio NaveBus con capolinea sul Molo Archetti che collega il quartiere direttamente con il Porto Antico di Genova. Il casello di Pegli consente un rapido collegamento con le Autostrade A10 (Genova – Ventimiglia) e A26 (Genova Voltri – Gravellona Toce).

Per quanto riguarda la mobilità a lungo raggio, non si possono dimenticare l’approdo turistico Marina di Castelluccio all’estremo ponente di Pegli e l’Aeroporto Cristoforo Colombo nella vicina Sestri Ponente.

 

 

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DEAI • 出会い

DEAI è un’associazione culturale  che si prefigge lo scopo di far incontrare la cultura giapponese con la cutlura italiana.

DEAI – 出会い …

 

Shogi

Lo Shogi è la versione giapponese degli scacchi. Ha regole peculiari che lo rendono unico rispetto agli analoghi giochi derivati dall’originale indiano Chaturanga.

• Shogi a Pegli …
Shogi.cloud …
Associazione Italiana Shogi …
  (massimo riferimento italiano per lo shogi)

 

logo di Pegli.com, il sito di Pegli

Descrizione amministrativa

Amministrativamente il Comune di Pegli rimase autonomo fino al 1926 quando si decretò la “riunione” di 19 comuni, da Voltri a Nervi, nel Comune di Genova.

La nuova Grande Genova venne quindi internamente suddivisa in “Delegazioni”. L’ormai ex comune di Pegli divenne Delegazione di Pegli.

Nel 1969 la suddivisione amministrativa venne modificata con l’istituzione dei Consigli di Quartiere e di Delegazione. La riforma aggiunse 13 consigli agli originali 12 e mantenne l’individualità pegliese.

Nove anni dopo, nel 1978, un nuovo regolamento per il decentramento amministrativo modificò i predetti consigli in Circoscrizioni. La circoscrizione di Pegli comprendeva tre Unità Urbanistiche: Castelluccio, Pegli e Multedo. Nel 1997, le venticinque circoscrizioni furono ridotte a nove mediante accorpamenti e Pegli venne unita a Prà e Voltri nella VII Circoscrizione Ponente. Nel 2007 si registrò la trasformazione delle circoscrizioni negli attuali municipi.

 

Approfondimenti: 
i confini di Pegli

elicotteri e gru su pegli

Elicotteri e Gru su Pegli

 

Toponimo

Il significato del toponimo “Pegli” non ha origine certa ed indiscussa ma tra le varie ipotesi spiccano:
“… il nome personale romano PELLIUS …” – Nino Lamboglia;
“… il termine latino PILLEUS “pileo, berretto di feltro conico” …” – Giambattista Pellegrini;
“… dalla voce greca πηγή “fonte” …” – Gaetano Poggi.

 

Approfondimenti:
il toponimo Pegli

Confini

Pegli confina a est con Sestri Ponente, ad ovest con Pra’ e a nord con con Ceranesi (comune autonomo all’interno della Città Metropolitana di Genova). Il Rio Marotto traccia il confine di levante con Sestri Ponente mentre il Rio San Michele indica il confine di ponente con Pra’.

 

Approfondimenti:
i confini di Pegli

Multedo

Tra le Unità Urbanistiche che compongono l’ex Comune di Pegli spicca Multedo la più estesa ma la meno popolata (circa 4500 residenti nel 2017). Multedo fu comune a sé stante unito al Comune di Pegli nel 1875. L’unione dei due comuni ebbe conseguenze grafiche sulla concessione dello stemma di Pegli che nella versione ufficiale finale rappresenta più Multedo che Pegli. Dell’antico complesso di Villa Rostan in Multedo sopravvive la sola villa avendo perso lo storico parco retrostante che oggi ospita il campo d’allenamento del Genoa c.f.c.. Multedo ha subito gli effetti dei recenti insediamenti industriali: porto petroli e depositi chimici. La chiesa di S. Maria e dei SS. Nazario e Celso e l’oratorio dell’Arciconfraternita dei Santi Nazario e Celso rappresentano tutt’oggi luoghi di grande interesse religioso, storico e culturale.

 

Castelluccio

All’estremo opposto si trova la piccola Unità Urbanistica di Castelluccio (circa 5000 residenti nel 2017). Se il territorio risulta edificato per via delle espansioni urbanistiche relativamente recenti, anche in Castelluccio si possono comunque trovare elementi di notevole interesse storico, religioso e culturale quali: la parrocchia di Sant’Antonio Abate ove sorgeva il romitorio del Beato Martino da Pegli, il Castelluccio eretto dalla famiglia Lomellini e Torre Cambiaso posta nell’immediato entroterra.

 

Val Varenna

La Val Varenna, che prende nome dal torrente posto al confine tra le Unità Urbanistiche di Pegli e Multedo, per quanto possegga una propria identità territoriale risulta divisa tra le già citate unità di Pegli e principalmente di Multedo. Contrariamente alle stesse unità, la popolazione della Val Varenna si concentra in cinque distinti centri abitati, da sud verso nord: Tre Ponti, Granara, Chiesino, Carpenara e San Carlo di Cese. Le cave ed il mulino della valle testimoniano un passato industriale che comprendeva appunto mulini, cartiere e fonderie.

 

Pegli

Pegli, come Unità Urbanistica a sé stante risulta essere la più popolosa (circa 16500 residenti nel 2017). Tra i luoghi d’interesse annovera Villa Pallavicini ed il suo premiato parco romantico ottocentesco, il Museo Navale ed il Museo di Archeologia Ligure, l’artistico laghetto dell’Alessi nel parco di Villa Centurione-Doria e le ritrovate spiagge del ponente cittadino.

 

Turismo storico

La storica bellezza di Pegli, parzialmente preservata nonostante le espansioni portuali, edilizie ed industriali, è testimoniata dalla grande offerta alberghiera di inizio ‘900 ma anche dalla presenza di numerosi palazzi e ville riconducibili alle più importanti famiglie genovesi: Centurione, Doria, Durazzo, Grimaldi, Lomellini, Pallavicini, Spinola, ecc…

 

Approfondimenti:
Pegli nel 1932

Origini

Le origini di Pegli si trovano in antichi nomi, da levante a ponente: Multedo, Terrarossa, Porticciolo, Laviosa e Galello (probabilmente un insediamento commerciale genovese estinto). Per la Val Varenna si trovano riferimenti a: Calcinara, Cantalupo, Carpenara. Dal punto di vista religioso, si possono trovare riferimenti alle parrocchie di San Marziano in Laviosa e San Martino a Pegli.

 

Approfondimenti:
le prime zone storiche

Tabarca, Carloforte, Calasetta e Nueva Tabarca

Fino agli anni a cavallo tra 1800 e 1900 l’ex Comune conobbe una lenta crescita urbana ed edilizia lungo la costa e nelle zone libere dagli insediamenti nobiliari. E’ però ai pegliesi d’oltremare che, a metà del 1500, si deve un grande boom demografico ed insediativo. Di questi fatti storici si trova traccia nello studio dell’epopea tabarchina. Ai pegliesi si deve l’insediamento della fiorente colonia di Tabarca nell’odierna Tunisia. Per quanto la costa algerina e tunisina fossero già luoghi di forte interesse economico genovese per la pesca e commercializzazione del corallo, Tabarca costituisce l’acme di detta industria genovese sulle coste africane. La storia tabarchina non termina con la perdita della colonia tunisina. Parte dei tabarchini aveva già cercato nuovi luoghi dove insediarsi a seguito dell’evidente insostenibile prosecuzione dell’esperienza abitativa e commerciale sull’isola. Ai primi abitanti trasferiti per scelta si aggiungono i sopravvissuti alla prigionia conseguente all’occupazione di Tabarca. I due flussi si ricongiungono in nuovi insediamenti: Carloforte, Calasetta e Nueva Tabarca. Recente è l’interesse delle comunità di riaccendere e rafforzare il legame storico e culturale tra le comunità pegliesi/tabarchine nel Mediterraneo.

 

Marchese Ignazio Pallavicini e l'evoluzione urbanistica tra 1800 e 1900

Si deve al Marchese Ignazio Pallavicini, a metà del 1500, attraverso la realizzazione del complesso di Villa Durazzo Pallavicini, la scintilla della grande rivoluzione urbanistica che condusse Pegli all’attenzione del turismo internazionale. I successivi cambiamenti sociali europei ed industriali genovesi limitarono progressivamente il potenziale turistico dell’ex Comune di Pegli. L’offerta turistica pegliese era superiore al levante genovese come dimostra la descrizione di Pegli nel 1932. Alcune ville nobiliari furono convertite in alberghi e la stessa Villa Durazzo Pallavicini con annesso parco, il vero cuore del complesso, divenne luogo d’attrazione per il turismo d’alto livello.

La rivoluzione urbanistica venne accompagnata dallo sviluppo della mobilità sulla quale si consolidarono le nuove forme dell’abitato che conobbe un grande sviluppo edilizio in luogo dei parchi e delle terre delle ville preesistenti. La viabilità costiera, la parallela ferrovia (metà del 1800), e la più recente autostrada migliorarono progressivamente il collegamento con il centro cittadino di Genova ed il ponente ligure.

All’espansione edilizia a cavallo tra 1800 e 1900 seguì una successiva espansione nella seconda metà del 1900 rivolta verso gli ultimi spazi liberi della piana Pallavicini e le prime pendici collinari.

 

Luoghi d'interesse storico e culturale

Nel contesto pegliese trovano ancora spazio gli storici luoghi d’interesse culturale quali Villa Centurione Doria con annesso parco e laghetto dell’Alessi e il parco di Villa Durazzo Pallavicini. A questi complessi si affiancano altri parchi pubblici: Villa Rosa (Lomellini) e Villa Banfi (Lomellini). Sopravvivono altri luoghi storici: Villa Rostan (Lomellini), il Castelluccio, Torre Cambiaso (Spinola), il Fortilizio (Hotel Miramare), il Palazzo Lomellini (Hotel Mediterranee).

I principali edifici religiosi sono tutt’oggi esistenti: la chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Benedetto, l’oratorio di Santa Rosalia, la cappella Doria (Santa Maria delle Grazie), la chiesa parrocchiale di Santa Maria Immacolata, la chiesa parrocchiale di Santa Maria e dei Santi Nazario e Celso, l’oratorio dell’Arciconfraternita dei Santi Nazario e Celso, la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate (ristrutturazione moderna), la chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi (edificazione moderna), la chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta e San Nicola, Chiesino. Risultano invece perduti: San Rocco (scomparso), l’oratorio dei Disciplinanti – Santissima Trinità (scomparso), San Marziano (edificio residenziale), la cappella dello xenodochio (edificio residenziale).

Attuali luoghi d’interesse culturale sono: il Museo Navale nello storico palazzo di Adamo Centurione e poi Giovanni Andrea Doria (villa Centurione Doria), il Museo di Archeologia Ligure (villa Durazzo Pallavicini) e il Giardino Botanico “Clelia Durazzo”. Altri riferimenti edilizi sono: il Castello Vianson (costruito nel 1907 in luogo delle case sullo scoglio), Villa Moliè (dal fondatore dell’Elah), l’ex Ospedale Martinez (dismesso), il Konak (Lomellini), Palazzo Della Chiesa (palazzo del Papa).

 

Origini dell'assetto viario

L’analisi della carta del Vinzoni, risalente ad un passato non troppo lontano, permette di fare alcune ipotesi sull’evoluzione dell’impianto viario pegliese. Il torrente Varenna sembra imporre all’abitato un’ampia foce inedificabile e soprattutto priva di ponti per collegare agevolmente Pegli a Multedo e quindi a Genova. Il rilievo di ponente, oggi identificabile con Castello Vianson – Salita Rapalli, rappresentava un limite non trascurabile ad una possibile espansione edilizia e costringeva di fatto la via ad abbandonare la sede costiera per scavalcare il ripido pendio verso Sant’Antonio o lungo l’attuale tracciato di Salita Rapalli. L’impianto viario era quindi forzatamente limitato all’ambito costiero con tre principali collegamenti verticali verso l’entroterra: Carruggio (chiuso a monte – Vico Sinope), Crosa (verso San Martino – Vico Condino) e Fossato (lungo il Rexello – apparentemente più al servizio degli insediamenti ponentini dei Lomellini che di comuni abitazioni). Possibili collegamenti interni paralleli al mare erano di fatto resi impossibili dai parchi e terreni riconducibili alle ville nobiliari. Dell’antico tracciato viario romano, nel centro di Pegli, non sembrava sopravvivere nulla perché tutta la fascia di terreni posta nell’immediato entroterra sembrava suddivisa entro proprietà private.

All’originale impianto viario, piuttosto elementare e limitato, si affiancava il cosiddetto Porticciolo. Il porto, un’insenatura naturale in prossimità del Palazzo Lomellini (Hotel Mediterranee) era difeso dalla stessa famiglia per mezzo del Fortilizio (Hotel Miramare) realizzato sul molo di ponente. A levante non sembrava esistere un’adeguata difesa artificiale per le imbarcazioni pegliesi che, nel porticciolo come sulla costa verso il Varenna, venivano comunque portate in secco sulla spiaggia. Contrariamente a quanto comunemente tramandato, nel porticciolo, non sembra esistessero tracce di vere strutture d’ormeggio per grandi navi come galee o simili che avrebbero dovuto sostare nella baia. Anche la mancanza di un’adeguata rete viaria sembra suggerire che il porticciolo e la costa venissero frequentati abitualmente da imbarcazioni di piccole dimensioni. 

Evoluzione dell'assetto viario

L’assetto viario si è evoluto con la realizzazione del ponte sul Varenna in luogo del guado e, a ponente, con il bypass costiero della Salita Rapalli. Nel 1880 trovava parzialmente compimento il progetto del 1862 per la realizzazione di una via (le attuali Via Sabotino e Via Ignazio Pallavicini) parallela a quella costiera (l’attuale Lungomare di Pegli). Detta ristrutturazione del tessuto urbano aprì a monte Vico Sinope, originariamente chiuso, e creò spazi di pregio per nuovi palazzi residenziali e pubblici: il Palazzo del Comune e la chiesa parrocchiale di Santa Maria Immacolata.

L’attuale conformazione urbanistica di Pegli, rispetto alla fine del 1800 è cambiata attraverso successive espansioni edilizie a discapito dei parchi e terreni nobiliari e delle pendici collinari. L’interesse turistico è progressivamente scemato, pur mantenendo tutti i luoghi d’attrazione, per colpa dell’espansione portuale e industriale che ha cinto d’assedio l’abitato a levante e a ponente. Perdendo l’etichetta di luogo di villeggiatura ha comunque mantenuto gli importanti richiami turistici e culturali, primo fra tutti il parco di Villa Durazzo Pallavicini ma anche i musei ospitati nei palazzi Doria e Pallavicini.

 

Pegliesi illustri

Oltre a Pegli, non si possono dimenticare i pegliesi illustri per nascita o adozione il cui studio offre spunti di approfondimento di notevole interesse in molteplici campi. Tra i pegliesi (per nascita, residenza e adozione) si ricordano: Papa Benedetto XV (il cui pontificato si lega alla storia della prima guerra mondiale), Enrico Piaggio (l’ideatore della Vespa e di altri successi industriali), Armando Piaggio (legato al ramo aeronautico della società), Rinaldo Piaggio (capostipite della famiglia di industriali), Cristoforo Bonavino, l’eroe pluridecorato Ammiraglio Luigi Rizzo, il Beato Martino Ansa, ecc…

 

Lo Stemma di Pegli

Lo Stemma di Pegli risale al 1882 e venne concesso dal Re Umberto I°.

Lo scudo sannitico è inquartato con: la Croce di San Giorgio, una palma in campo d’oro, un olivo sradicato in campo d’oro e il Caduceo di Mercurio.

 

Come raggiungere Pegli e dove soggiornare

Un invito a Pegli, per chi volesse visitare o soggiornare a Pegli: la centrale stazione ferroviaria, la vicinanza all’Aeroporto Cristoforo Colombo e il collegamento diretto via NaveBus con il Porto Antico di Genova fanno del quartiere una meta facilmente raggiungibile e altresì base di partenza per visitare Genova.

Pegli presenta una variegata offerta commerciale. Interessante è la disponibilità per il soggiorno turistico.

 

novità | aggiornamentiLa Resilient Lady - Virgin Voyages01 aprile 2022

01/04/2022
La Resilient Lady della Virgin Voyages passa davanti a Pegli diretta ai Cantieri di Sestri Ponente.

 

novità | aggiornamentiBenedetto XV: 100 anni dalla morte22 gennaio 1922 - 22 gennaio 2022

Pegli.com ricorda i 100 anni dalla morte del Pontefice pegliese, Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa), definito da S.E. Monsignor Boccoleri, nella Sua orazione, “il Pacificatore”.

 

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Il sito è stato completamente rinnovato nella struttura e nella grafica. I contenuti sono comunque tutti ancora rintracciabili attraverso il menu principale e mobile (dedicato a tablet e cellulari). Alcune pagine particolarmente datate sono state accorpate per snellire i lavori “dietro le quinte”. I contenuti accorpati, se non presenti nei menu, si possono trovare con la funzione “ricerca”. Questa modalità di navigazione è presente in alto a destra del menu e per comodità a fondo di questo “paragrafo”.

Nel caso doveste riscontrare qualche problema, le segnalazioni via email sono gradite.

La Sezione “Archivio Luoghi Storici Pegliesi” è stata accorpata allo “Stradario” per evitare doppioni. Detti luoghi venrranno progressivamente aggiornati o inseriti nelle singole pagine dedicate alle vie/piazze di Pegli. I principali luoghi d’interesse sono comunque già consultabili nel sito in apposite pagine dedicate: ville, parchi, chiese, musei, ecc…

Non troverete purtroppo la possibilità di commentare a fondo pagina i contenuti del sito come nella precedente versione. Purtroppo i numerosi messaggi di spam rendevano troppo lunga l’azione di filtro autometica e manuale. Domande e suggerimenti sono comunque inviabili via email.

 

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novità | aggiornamentiI Confini di PegliLo Stradario di Pegli

Aggiornamenti allo Stradario di Pegli – La pagina dedicata allo stradario pegliese viene mantenuta ma sarà progressivamente aggiornata con link dedicati ai singoli odonimi con elementi di interesse storico, culturale e turistico. Gli aggiornamenti verranno evidenziati in questa pagina.
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– Via Pegli
– Piazza Giacomo Della Chiesa
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Lungomare di Pegli (nuova pagina): i luoghi d’interesse, l’anello del Méditerranée, la Targa Tabarca, la testina, perché è sbagliato scrivere Via Lungomare, ecc…

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